
Gio, 07/02/2019 - 09:00
Affidati ai consulenti qualificati per la Protezione dei Dati (DPO)
Il Regolamento EU sulla Privacy, entrato in vigore il 25 maggio 2018, ha identificato una nuova figura professionale, il Data Protection Officer (DPO).
Chi è il DPO?
E’ il Responsabile per la Protezione dei Dati, figura professionale prevista dal recente Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali.
Chi è e cosa fa il DPO?
- E’ un professionista di elevata esperienza e formazione che fornisce consulenza al Titolare sul trattamento e la sicurezza dei dati. Il DPO verifica i vari adempimenti previsti (individuazione e regolarizzazione dei soggetti addetti al trattamento, tenuta del Registro dei Trattamenti, verifica dell’adeguatezza delle policy interne, informative per gli interessati, valutazione di impatto privacy, notifiche per violazione dei dati, ecc.)
- Sorveglia la regolare applicazione del Regolamento UE 2016/679, anche attraverso la formazione e sensibilizzazione dei dipendenti
- Coopera con l’Autorità Garante fungendo da punto di contatto tra questa e il Titolare per ogni questione relativa al trattamento dei dati (ad esempio in caso di furto di dati)
- Funge da punto di contatto tra il Titolare e gli Interessati, ossia le persone fisiche i cui dati vengono trattati dal Titolare.
E’ obbligatorio avere un DPO?
La nomina di un DPO è obbligatoria nel caso in cui il Titolare tratti dati personali particolari (detti anche “sensibili”) su larga scala o nel caso in cui si effettuino trattamenti che richiedono il monitoraggio sistematico e regolare degli interessati.
È consigliabile munirsi di un DPO anche nel caso in cui non sia obbligatorio, non solo per aumentare la qualità del servizio offerto ai propri clienti, ma anche per poter effettuare in sicurezza tutti gli adempimenti previsti dal Regolamento ed ottenere un parere professionale su tutte le attività aziendali presenti e future che coinvolgano dati personali.
Le attività del DPO sono intese a limitare i rischi di inadempimenti per il Titolare del Trattamento e quindi di essere sanzionato.
Quali dati sono considerati “particolari” ?
I dati “particolari” sono ad esempio quelli che riguardano la salute, i dati genetici e biometrici che identificano in modo univoco un individuo. Altri esempi di dati particolari sono quelli inerenti l’origine razziale, l’appartenenza sindacale e la vita sessuale degli individui. Per il Regolamento sulla Privacy il Titolare è sempre responsabile della protezione di tali dati personali, relativi ad esempio a pazienti e dipendenti, anche qualora deleghi delle attività a fornitori esterni (ad esempio per analisi di laboratorio).
Quale impatto sui clienti ha avuto il nuovo Regolamento sulla Privacy ?
Il Regolamento Europeo sulla Privacy ha aumentato la consapevolezza dei clienti in merito all’importanza della protezione dei dati personali e dei loro diritti, e oggi sono sempre di più le aziende che si prendono cura dei loro dati, tutelandoli dai numerosi rischi cui possono essere esposti da gestioni poco attente.